Ci sono persone che per professione hanno il potere di decidere cosa a questo mondo è giusto e cosa è sbagliato. Sono esseri umani come tutti noi, con la differenza che le loro determinazioni incidono in modo rilevante nella vita della gente: una decisione giusta o sbagliata può cambiare in meglio o in peggio una esistenza. “Quando sono diventata magistrato ho cominciato a seguire le udienze presidenziali di separazione dei coniugi. Quella esperienza mi ha insegnato che se un giudice cerca veramente una composizione degli interessi delle parti e riesce a conciliarle può assicurare una maggiore giustizia. Le cause durano a lungo sia perché c’è poco personale rispetto alla mole di lavoro, ma anche perché le parti spesso non sono in grado di trovare un accordo”. E’ Enza Lanteri a certificarlo, siciliana, sposata con un illustre magistrato padovano, giudice dall’età di ventitre anni e oggi in forze presso la prima sezione civile del Tribunale di Padova per fallimenti e esecuzioni immobiliari. Donna dura, severa e affascinante il giudice Lanteri è un fiume in piena: travolge il suo entusiasmo, colpisce la sua determinazione e rapisce il suo sapiente eloquio. “Per essere equilibrati è necessario avere una serenità interiore. Oltre a questo sono convinta che l’introduzione di esami di psicologia, per chi fa il nostro lavoro, migliorerebbe la capacità di comprendere chi si ha davanti e consentirebbe così soluzioni sostanzialmente più eque”. Enza Lanteri di fronte agli annosi e gravi problemi legati alla sua professione non si è mai data per vinta. Di recente ha individuato e proposto al suo Ministero una soluzione pratica e non onerosa che potrebbe snellire le lungaggini dei processi. E’ una donna che sente forte la responsabilità di ciò che fa e vive tutte le forti tensioni delle parti che di fronte a lei compaiono. Per ricaricarsi sta in compagnia del marito e si dedica alla sua più grande passione che è l’antiquariato. Dotata di gran buon gusto è, per sua stessa affermazione, l’incubo di tutti i più grandi mercanti di oggetti antichi perché, per deformazione professionale e da grande esperta del settore, è lei a “decidere” se il prezzo è giusto oppure no!
Ludovica Casellati
domenica 18 marzo 2007
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